Questo elenco di reati legati allo
spaccio è frutto di una ricerca sugli ultimi fatti di cronaca
trovati sui giornali locali trevigiani e riguarda la provincia di
Treviso.
8 aprile 2016: Sorpreso
a spacciare hashish ad un trevigiano, pusher in manette: il
protagonista è un 29enne di origine marocchine
20 aprile 2016:
Grossista della cocaina in Sinistra Piave condannato a 5 anni
di carcere; il protagonista è un 33enne albanese
24 giugno 2016: Spacciava
marijuana in centro, profugo 22enne arrestato dalla polizia locale;
il protagonista è un 22enne togolese
14 luglio 2016:
Beccati con sette chili di hashish: Tre marocchini condannati
a sei anni di carcere: inutile ricordare la nazionalità
marocchina dei tre protagonisti
3 agosto 2016: Distribuisce
dosi di droga ai minori, cittadino detective chiama i vigili e fa
fermare il pusher: il protagonista è un 27enne ivoriano
26 agosto 2016:
Spacciavano hashish ai giovani trevigiani: i pusher sono tre
profughi della "Serena": i tre protagoniosti sono dei
20enni del Gambia
7 settembre 2016:
Allontanato dal centro di accoglienza, profugo sorpreso a
spacciare: il protagonista è di origine camerunense
9 settembre 2016:
Controllo del vicinato a Santa Margherita: sequestrati 70
grammi di stupefacenti: si tratta di soggetti extracomunitari
presenti in Riviera S. Margherita 5 dei quali trovati in
possesso di droghe
8 ottobre 2016: Spacciavano
hashish e cocaina da un Kebab in centro a Treviso: nei guai due
marocchini: inutile ricordare la nazionalità
marocchina dei due protagonisti
21 ottobre 2016: Beccato
con un etto e mezzo di cocaina in auto: condannato a 4 anni di
reclusione: il protagonista è di origine albanese
4 novembre 2016 (giorno
sacro alla Patria): Operazione antidroga dei carabinieri a Quinto:
coppia di fratelli nigeriani finisce in manette: inutile
ricordare la nazionalità nigeriana dei due
protagonisti
22 dicembre 2016:
Spacciatore di cocaina arrestato: si faceva chiamare Gesù: il
protagonista è di origine marocchina
19 gennaio 2017: Oltre
4 mila euro in contanti e 3 Kg e mezzo di marijuana: arrestati due
spacciatori: i due protagonisti sono di origine albanese
3 febbraio 2017: Blitz
contro lo spaccio di hashish e cocaina: arrestato carrozziere:
dei sei protagonisti ben 4 sono di origine marocchina
14 febbraio 2017:
Profughi della caserma "Serena" sorpresi a spacciare in
via Roma: i due protagonisti sono di origine nigeriana.
Le notizie di cui sopra abbracciano un
arco temporale di poco meno di un anno e sono costituite da 15
articoli su 25 trattanti il problema.
E' da notare che i soggetti interessati
sono di varie nazionalità ossia marocchini (5 ricorrenze), albanesi
(3 ricorrenze), nigeriani (2 ricorrenze) ed africani in genere (4
ricorrenze).
Non troviamo riscontri sul fatto che il
Marocco, l'Albania, la Nigeria, il Togo, la Costa d'Avorio, il
Camerun e il Gambia siano coinvolti in guerre o calamità naturali.
Ne consegue che la definizione di
profugo (ossia colui il quale è costretto a lasciare la propria
Patria a seguito di calamità naturali, guerre ecc.) non si addice ai
soggetti di cui sopra ed ai loro consimili.
In realtà si tratta di semplici
migranti clandestini in cerca di "fortuna" dei quali i loro
paesi di origine cercano di sbarazzarsi approfittando della regola
buonista imperante.
Lo Stato Italiano - ossia noi tutti -
assicura loro tale "fortuna" opportunamente stimolato da
potentati economici e religiosi; fornisce loro vitto, alloggio,
vestiario, assistenza medica, corsi professionali, schede
telefoniche, paghetta giornaliera, ecc.
Purtroppo la "paghetta"
giornaliera loro assicurata non è esaltante.
Ma non c'è da preoccuparsi.
Siccome di lavoro non ve ne è nemmeno
per gli italiani, alcuni dei nostri bravi clandestini - in attesa che
la domanda di asilo da loro formulata faccia il suo corso (oltre 2
anni) - integrano il modesto peculio fornito dallo Stato
"arrotondando" con il piccolo spaccio di droga.
Altri, ormai ben inseriti, si evolvono
verso forme più professionali ed articolate di traffico di
stupefacenti.
Altri ancora fanno gli accattoni
tendendo la mano senza abbandonare lo smartphone dall'altra.
I rimanenti si accontentano
dell'accoglienza loro assicurata: passeggiano, bivaccano, pedalano su
biciclette di dubbia provenienza, rumoreggiano, mangiano, bevono,
protestano, ecc. senza nulla fare e senza dare apporto alcuno se non
gravare sul bilancio dello Stato, e quindi dei Cittadini.
Detto questo, senza pretendere di aver
esaurito gli argomenti scaturenti dal fenomeno clandestini, viene da
chiedersi: per quale motivo dobbiamo mantenere una accolita di ladri,
spacciatori, accattoni, nullafacenti, ecc. di importazione, spendendo
4 miliardi di Euro l'anno, quando tali categorie succitate sono già
molto ben rappresentate tra i nostri connazionali?
Comitato PRIMA I TREVIGIANI